Banbini che giocano

Il tema del gioco è uno dei grandi temi dell’educazione dell’infanzia e dell’educazione famigliare. Il gioco è un aspetto caratteristico, inalienabile, dovrebbe essere immancabile nell’esperienza dell’infanzia, perché “l’Infanzia è Gioco”: è come un sinonimo, una relazione strettissima, se rispettiamo la natura dell’infanzia stessa. Il giocare è il modo di vivere più autentico, naturale, spontaneo e costitutivo dei bambini e delle bambine: un bisogno che corrisponde alle loro esigenze esistenziali, psicologiche, affettive ed emotive.

Il gioco ha un alto valore evolutivo, perché stimola cognitivamente il bambino e permette l’accesso al suo mondo interiore: osservando i bambini giocare è possibile cogliere aspetti della loro vita interiore, della loro intimità, che altrimenti potrebbero rimanere latenti, chiusi. È il bambino che esprime il suo mondo interiore ricchissimo, perché il gioco è la naturale modalità di vita.  A tal proposito, il filosofo tedesco Schiller affermava che “l’uomo è pienamente tale solo quando gioca”.

Il gioco inoltre esprime e manifesta la capacità creativa del bambino, la fantasia e l’immaginazione dell’essere umano: nell’infanzia esso è ciò che permette a queste componenti creative di esplicarsi, è l’attività che permette allo spirito di iniziativa e di intraprendenza di manifestarsi. Infatti il bambino, giocando, trasforma il mondo, e con la sua fantasia determina nelle cose che vede un cambiamento immaginifico. Una bottiglietta per un bambino diventa ora un’astronave, ora un veicolo… cose per molti adulti inimmaginabili, perché giocando esercita questo potere di una mente e di un’anima aperte al mondo al di là di quanto è visibile e sensibile, ne coglie le potenzialità esplicite che la fantasia ha bisogno di indagare. E lì si manifesta questo potere dell’essere umano, che dovrebbe essere di ciascuno di noi, di migliorare noi stessi e il mondo: siamo chiamati a dare al mondo una spinta costruttiva, ma lo possiamo fare evidentemente non ripetendo ciò che sempre è stato fatto, ma dandogli una spinta innovativa. Ogni generazione, e ogni persona ha la vocazione di costruzione del mondo che gli viene affidato: è una capacità costruttiva, che andando oltre ciò che è stato già detto, nasce dall’infanzia, se consen-tiamo al bambino di immaginare e creare. Il gioco è questa attività che facilita e promuove l’immaginazione, e permette di trasformare la realtà. Sono attività che il bambino sente sue: sente il potere di costruire, la bellezza di questa immaginazione, un senso di potere e di autostima.

Si pensi anche alla funzione sociale del gioco: questo permette sin dall’infanzia di comprendere l’altro, entrando nel gioco dell’empatia sociale, perché il gioco lo consente, un tuffo nell’altro nel quale immedesimarsi e che permette di rivestire diversi ruoli sociali, di interpretarli e imparare a socializzare. Un modo bellissimo con cui naturalmente il bambino impara la conoscenza dell’altro e si mette nella palestra della vita. In questo modo il gioco diventa occasione per uscire dall’egocentrismo e passare all’altru-ismo, riconoscendo l’importanza degli altri.

Ed ecco che nel tema dell’educazione familiare il gioco diventa via privilegiata per la relazione genitori e figli, modalità unica e possibilità di espressione e riconoscimento. Il gioco può essere oggi quell’affascinante strumento che conduce la famiglia a sentirsi tale. I bambini che chiedono di giocare con i loro genitori ritrovano nel gioco una forma di comunicazione che si modula all’interno della relazione. In tutti i giochi inventati insieme al figlio, i genitori offrono la propria esperienza non solo per allenarlo ai sentimenti che prova nell’incontro con le situazioni della realtà ma anche per mostrargli come si possono collegare le emozioni che sente in modo che possa viverle senza paura. Per fare questo ci vuole elasticità ed è importante che il genitore possa permettersi di pensare in modo ludico, curioso, a volte anche trasgressivo, senza però dimenticare la sua funzione  normativa.

Il Tempo Insieme, all’interno del Centro per le Famiglie, offre uno spazio in cui i genitori possono sperimentare con i propri figli momenti ludici, vivere momenti aggregativi e di socia-lizzazione.

 

Il Tempo Insieme del Centro per le Famiglie “Armonie” è attivo tutti i  mercoledì,  dalle  h 17,45  alle 19,45.